gli_strappa_la_sigaretta_di_bocca_condannato_a_tre_anni

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L’uomo, un rom di 30 anni, è stato accusato di rapina

Gli aveva chiesto una sigaretta, ma quell’uomo di mezza età era stato scortese e gliel’aveva negata, così, con un gesto d’ira, gli ha strappato di bocca quella che stava fumando.
Un gesto che la Corte ha giudicato violento, al punto tale da configurare l’ipotesi di rapina con la conseguente condanna in primo grado a tre anni di reclusione.

Il caso che crea un precedente.

I fatti risalgono al 2012: mentre stava fumando un 50enne forlivese era stato avvicinato da un giovane rom che gli aveva chiesto se avesse una sigaretta da regalargli.
Ma l’uomo aveva deciso di negargliela, scatenando così la rabbia del giovane che con un movimento rapido decise quindi di strappargli la cicca che stringeva tra le labbra, lasciandolo di stucco.
Dopo un primo momento di incertezza, preso alla sprovvista dalla reazione del giovane rom, il 50enne non ha reagito, ma poco dopo ha minacciato il giovane di presentare denuncia se non gli avesse restituito quella sigaretta.
E quella denuncia, in un primo momento soltanto minacciata, è stata poi effettivamente presentata ed il caso è arrivato in tribunale.
Si è scoperto quindi che il 30enne rom in quel periodo era ospitato nel campo nomadi a Durazzanino, nel Comune di Forlì.

La sentenza

Si trattava solo di una sigaretta, ma il gesto è stato comunque giudicato troppo violento.

Il giudice monocratico di Forlì ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero sottolineando la violenza contenuta nel gesto del 30enne (che nel frattempo era finito in carcere a Ferrara per scontare un’altra pena) e lo ha condannato a 3 anni di reclusione per rapina, considerando anche i suoi precedenti.
E poi c’è stata anche la testimonianza dell’imputato che davanti al giudice ha ammesso il fatto: “Sì è vero quella sigaretta, gliel’ho proprio strappata di bocca”.

Le tesi della difesa

A nulla sono valse le tesi sostenute dall’avvocato della difesa: un gesto da caserma, goliardico, e poi l’atteggiamento provocatorio del 50enne che poco prima del fatto aveva regalato delle sigarette ad alcuni immigrati e subito dopo, quando il giovane rom si era avvicinato, ha invece cambiato atteggiamento e gli ha risposo in malo modo.

Ma per il giudice nessuna goliardata, si è trattato di un fatto grave: per la giustizia è una rapina e come tale va sanzionata.

Le polemiche

Inevitabili le polemiche a commento della sentenza.
Per una sigaretta, anzi, per mezza sigaretta, tre anni di reclusione sono sembrati a molte persone davvero eccessivi.
Qualcuno ha puntato il dito sulla questione razziale: il fatto che l’imputato fosse di etnia rom, per di più con dei precedenti penali, ha forse aggravato la sua situazione?

Ma per la giustizia nessun errore, né condizionamenti: si è trattato di un caso di rapina, per di più violenta, e come tale è stato giudicato in aula.

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