
Breve guida aggiornata al divorzio giudiziale Il divorzio è l’unico istituto giuridico che permette ai coniugi di ‘sciogliere’ il matrimonio civile e quello cosiddetto “concordatario” (celebrato in Chiesa e trascritto nei registri dello stato civile), ovvero lo strumento di legge che fa cessare ex nunc (cioè ‘solo’ dal pronunciamento della sentenza) gli effetti giuridici del matrimonio stesso.
Il divorzio può essere giudiziale o consensuale.
Divorzio giudiziale
Quando a richiedere che il vincolo del matrimonio sia sciolto è uno solo dei coniugi, il cosiddetto divorzio giudiziale avviene con un procedimento detto ‘contenzioso’ ovvero senza l’accordo fra le parti.
Il ricorso per ottenere il divorzio deve essere presentato dal coniuge richiedente presso il Tribunale:
- del luogo in cui l’altro coniuge ha la propria residenza o il proprio domicilio;
- del luogo di residenza o di domicilio del coniuge richiedente nel caso in cui l’altro coniuge sia residente all’estero o risulti irreperibile;di qualsiasi città se il coniuge richiedente è residente all’estero.
La procedura
- Quando: lo scioglimento del matrimonio si può richiedere dopo un anno dalla dichiarazione di separazione legale (tempi ridotti a 6 mesi nel caso di separazione consensuale);
- Come: il coniuge che intende porre fine al matrimonio presenta individualmente la domanda al giudice competente con l’assistenza di un difensore, citando in Tribunale il coniuge opponente e rimettendo allo stesso giudice la decisione sulle domande proposte. Nel ricorso deve essere specificata la presenza di eventuali figli (di entrambi i coniugi);
- Tempi: alla prima udienza il Presidente del Tribunale tenta la conciliazione, verificando che la comunione spirituale e materiale della coppia non sussista più e non possa essere ricostituita. Il Presidente fissa, quindi, tutti quei provvedimenti temporanei che regolamenteranno il rapporto fra moglie e marito sino al pronunciamento della sentenza di divorzio.ATTENZIONE: in qualsiasi momento il divorzio giudiziale potrà diventare consensuale qualora si arrivasse a un accordo tra le parti.
- Conclusione del procedimento e dichiarazione di divorzio:
- se l’altro coniuge aderisce alle richieste avanzate dall’altra parte il procedimento può concludersi anche in Prima udienzase c’è opposizione e il procedimento comporta una lunga fase istruttoria, vale a dire un lungo periodo di acquisizione delle prove (testimoni, perizie, ecc.), il Tribunale emana una sentenza provvisoria, che intanto consenta ai coniugi di riottenere lo stato libero.
I documenti per fare la domanda
- Estratto integrale dell’Atto di matrimonio ottenuto presso il comune dove hanno avuto luogo le nozze
- Certificato di residenza di entrambi i coniugi
- Stato di famiglia di entrambi i coniugi
- Dichiarazione dei redditi degli ultimi 3 anniCopia autentica della Sentenza di separazione e dell’Omologa della separazione
Costi del divorzio giudiziale
I costi del divorzio giudiziale sono quelli di una causa civile anche se variano soprattutto alla conflittualità della coppia e, ovviamente di conseguenza, alla durata del procedimento. Incidono quindi in modo molto evidente il numero delle udienze, quello delle memorie e degli atti da presentare, degli incontri da organizzare.
Si può partire nei casi di divorzio giudiziale meno complicati e conflittuali intorno ad una somma che si attesta tra i 1.500,00 € e i 3.000,00 €.