calcolo_delle_quote_ereditarie

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Guida pratica per conoscere chi sono gli eredi e quanto ereditano

Cosa sono le quote ereditarie

Il Codice civile indica le quote ereditarie e le fissa in modo tassativo. Bastano pochi elementi quindi per determinare le modalità di divisione di un patrimonio che si trasferisce dal de cuius ai vari eredi.

Un patrimonio ereditario può essere con o senza volontà testamentarie e questa distinzione condiziona enormemente la successione.

Eredità senza testamento

Quando, come succede più comunemente, un patrimonio ereditario è privo di testamento del de cuius la successione e la divisione delle quote ereditarie sono stabilite per legge. Gli eredi, detti ‘legittimi’ sono solo i seguenti:

  • il coniuge superstite;
  • i figli;
  • gli ascendenti (gli ascendenti sono i parenti in linea retta che vanno dai genitori in su) e i fratelli – solo in mancanza di figli;
  • gli altri parenti entro il 6° grado – solo in mancanza di tutti gli altri.

In molti casi, al coniuge del de cuius, viene riconosciuto, oltre la parte spettante delle quote ereditarie, il diritto a rimanere a vivere nella casa di famiglia (il cosiddetto ‘diritto di abitazione’).

Eredità con testamento

Quando il de cuius lascia un testamento, la successione dell’eredità deve rispettare le sue volontà. Anche se questo è sicuramente un caso più raro, la legge italiana ha regolamentato in modo preciso e rigido la materia indicando, tassativamente, limiti e regole che devono essere rispettare nelle suddivisione delle quote ereditarie.

L’ordinamento del nostro Paese non permette, infatti, di poter escludere deliberatamente, i parenti più prossimi dalla successione ereditaria e privarli della quota legittima che gli spetta, ovvero di quella percentuale di patrimonio che devono avere così come stabilito dalla legge.

I beneficiari dell’eredità con testamento vengono definiti eredi legittimari e sono stabiliti dal codice civile. Nel caso in cui essi ritengano che non sia stata rispettata la quota di legittima possono impugnare il testamento per far valere i propri diritti.

Gli eredi legittimari sono i seguenti:

  • il coniuge superstite;
  • i figli;
  • gli ascendenti – solo in mancanza di figli.

Come si può evincere, in questo caso, nell’elenco dei legittimari, tra gli eredi, non sono contemplati i fratelli del de cuius. I fratelli, infatti, sono compresi nell’eredità solo ed esclusivamente se presenti nel testamento come beneficiari della quota disponibile.

A disposizione delle volontà del de cuius, in pratica, c’è solo una parte del suo patrimonio che viene appunto definita ‘quota disponibile’, una percentuale che il testatore ha potuto destinare liberamente a chiunque lui volesse.

Compresi nell’elenco dei possibili eredi, destinatari della quota disponibile, sono presenti, anche e ovviamente, gli stessi legittimari. Questi ultimi, quindi, si troveranno, nel caso siano nominati anche come beneficiari della percentuale disponibile, a ricevere una parte maggiore di eredità rispetto alla legittima perché ad essa, sarà sommata la quota disponibile.

ATTENZIONE Nel caso di premorienza di eredi le quote ereditarie di loro spettanza verranno suddivise in parti uguali tra i parenti più prossimi di grado. Questa regola fondamentale è valida sia per le eredità senza testamento, sia per quelle con testamento

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